Incontro a Messina tra Giorgia Meloni e Matteo Salvini. I leader di Fratelli d’Italia e Lega si sono visti al circolo del Tennis, alla presenza dei candidati dei due partiti alle Politiche e alle Regionali. Prima avevano presenziato a due diverse iniziative: Giorgia al mercato Vascone, l’ex Ministro dell’Interno in un ristorante del centro. “Non è un derby a distanza – aveva spiegato Giorgia Meloni -, ci siamo detti qualche giorno fa con Matteo che bisogna incrociare le agende. Abbiamo tutti 20 giorni per fare venti regioni, quindi è normale che si possano sovrapporre le date”.

“Lasciamo alla sinistra divisioni, rabbia e polemiche. Uniti si vince” ha scritto Matteo Salvini postando su Fb una foto insieme alla Meloni, entrambi sorridenti e con il mare sullo sfondo. I due sono tornati a battere sul collegamento rapido dello Stretto: “Sul Ponte sulla Stretto ci sono stati troppi anni di chiacchiere, devono partire i lavori perché non è solo l’unire la Sicilia e la Calabria: è lavoro, sviluppo e tutela dell’ambiente, con la pulizia del mare e unire l’Italia all’Europa. Costa più non farlo, che non farlo”, ha detto Salvini. “Ai siciliani non avere il Ponte – aggiunge – costa cinque miliardi di euro l’anno. In un anno te lo ripaghi e ti permette di andare in treno a Roma in poche ore. Certo non basta da solo: servono ferrovie all’altezza, l’alta velocità ferroviaria. Ma senza il Ponte lo sviluppo di Sicilia e Calabria non sarà mai garantito. Quindi chi sceglie la Lega, a Messina come a Reggio, sceglie il sì al Ponte, ma anche ai termovalorizzatori, all’energia nucleare, al lavoro, al futuro. Chi vuole il no può scegliere, ha l’imbarazzo della scelta”.

Sulla stessa linea Giorgia Meloni: “Il Ponte di Messina secondo me è necessario, è una grande opportunità, una grande opera. La nostra è una civiltà che costruiva ponti in dieci giorni, duemila anni fa, non si è capito adesso perché ora ci mettiamo diecimila anni per costruire dieci metri…”. La presidente di FdI ha parlato anche dell’emergenza sbarchi a Lampedusa: “Il blocco navale come atto di guerra? E’ una fake news”. “Io penso – ha aggiunto – che la cosa più seria che si possa fare è una missione europea per bloccare le partenze, in collaborazione con le autorità libiche. L’Europa, per esempio, ha trattato con la Turchia sulla rotta dei migranti che arrivavano da Est per fermarla”. E infine, durante il comizio de Le Ciminiere di Catania, cui hanno partecipato sia Schifani che Musumeci, ha lanciato l’ennesimo attacco al sussidio grillino: “Sì all’utenza di cittadinanza. No al reddito di cittadinanza. Voglio mettere le cose in chiaro, non voglio levare niente a nessuno: ma voglio vedere sempre più giovani con un posto di lavoro a tempo indeterminati”.

Infine l’assist ai compagni di palco, in primis il governatore uscente: “La Sicilia negli ultimi anni è prima in tanti posti: stazione appaltanti posti creati in terapie intensive attenzione categorie produttive, turismo. Quindi dobbiamo dire grazie a Nello Musumeci e siamo grati che abbia accettato l’offerta di candidarsi al Senato. Grazie anche a Renato Schifani che tiene coalizione compatta. E grazie a FdI perché se non fosse stato per noi questa coalizione non avrebbe corso unita, perché per noi la cosa più importante è battere la sinistra”.