Una settimana fa il Comitato di Sorveglianza, incaricato di decidere sulla rimodulazione di 400 milioni di fondi europei – un terzo del valore dell’ultima Legge di Stabilità – ha dato il proprio benestare all’operazione. Ma a palazzo d’Orleans e nei vari assessorati non c’è ancora traccia dei bandi e degli avvisi utili a erogare le somme. Tempi tecnici. Nulla in confronto ai quattro mesi che ci separano dal 2 maggio, quando l’Ars diede il via libera alla Finanziaria di guerra, tristemente nota con l’appellativo di Finanziaria di cartone. I primi 400 milioni, che saranno spendibili da qui a poche settimane, sono destinati alla riapertura delle scuole, agli operatori del turismo, ai prestiti a fondo perduto per le imprese e gli artigiani. Tutti gli altri, però, resteranno a guardare. Non è ancora pronta la delibera di 800 milioni che prevede, stavolta, la rimodulazione dei Fondi Poc. Stavolta bisognerà passare dal verdetto impietoso del Ministero alla Coesione territoriale.