Del duro attacco riservato da Selvaggia Lucarelli a Concita Di Gregorio, la parte che appassiona di più – forse per il precedente illustre – è quella legata al paragone con Zingaretti. “Concita è ologramma. “Il reddito di cittadinanza è un ostacolo al lavoro!”. Ologramma. “Landini se non attacca il governo ha esaurito la sua funzione!”. Ologramma. “La disabilità è una cosa di cui si parla troppo poco!”. Il giorno dopo Salvini esprimeva solidarietà alle guardie carcerarie che avevano preso a manganellate un detenuto sulla sedia a rotelle. Ma questo Concita non poteva prevederlo. Poi gli viene chiesto del ddl Zan e “Io non voglio sostenere che l’utero in affitto va bene!”. E qui, davvero uno si aspetta che almeno non gli venga permesso di dire falsità, visto che è questione estranea al ddl Zan. Ologramma. (…) Si passa ai porti chiusi: “Secondo lei i porti chiusi sono ancora l’atteggiamento difensivo giusto?”. Su quel “difensivo” della De Gregorio Freud avrebbe ricalibrato il concetto di “inconscio”. “Con me i bambini morti annegati nel Mediterraneo si erano dimezzati, perché non partivano!”. Certo, morivano a casa loro. Niente, ologramma”. Infine la chiosa: “Temevamo la quarta ondata. È arrivato “In Onda” con Concita”.