Ars. Al secondo tentativo il centrodestra riesce a sfangarla

Sala d'Ercole, sede del parlamento siciliano. Anche ieri è rimasta vuota. La politica è in campagna elettorale

Con 35 voti a favore e 27 contrari l’Ars, al secondo tentativo, ha approvato il bilancio consolidato della Regione, che sblocca le assunzioni dei vincitori del concorso per i Centri per l’Impiego. La maggioranza, chiamata a raccolta dopo la figuraccia di ieri, stavolta risponde presente e regge al voto palese. Nonostante il forcing delle opposizioni, che denunciano l’assenza di trasparenza sul metodo. L’incidente di percorso sembra archiviato, anche se la Democrazia Cristiana (martedì sono mancati i voti di due deputati cuffariani) ci ha tenuto a stigmatizzare il comportamento di alcuni alleati che continuano a ritenere “inquinati” i voti raccolti dal partito di Cuffaro. “Potevano dirlo un anno e mezzo fa”, ha commentato il capogruppo Pace, ribadendo il sostegno a Schifani.

Ieri, con 28 voti a favore e 28 contrari, il documento contabile era stato bocciato. Al voto delle opposizioni si era aggiunto quello – decisivo – di Gianfranco Micciché. Mentre risultavano in aula ma non votanti cinque deputati del centrodestra: Carmelo Pace e Andrea Messina della Dc, Carlo Auteri e Marco Intravaia di FdI e Vincenzo Figuccia della Lega. Subito dopo la votazione il presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno, ha sospeso la seduta parlamentare. La giunta, convocata d’urgenza, ha riapprovato il Bilancio consolidato 2022 con le modifiche tecniche proposte dall’assessore all’Economia, Marco Falcone.

Oggi il via libera. Gli enti rientranti nel Gap della Regione Siciliana, come riportato dal Bilancio consolidato 2022, sono 158 e cioè 23 organismi strumentali, 69 enti strumentali non in liquidazione, un organismo tecnico, 8 società controllate, 4 società partecipate, 46 enti strumentali in liquidazione, 5 società controllate in liquidazione, una società partecipata in liquidazione e una società indirettamente partecipata. Il governo regionale ha proceduto a individuare il perimetro di consolidamento, allargando a 73 il numero degli enti inseriti, applicando i principi stabiliti dalle normative sulla rilevanza dei soggetti da consolidare e sul reperimento delle informazioni contabili in tempi congrui. «Abbiamo lavorato e continueremo a lavorare per avere una situazione di bilancio regolare e ben definita – dichiara il presidente Renato Schifani – per dare ai siciliani certezze sulla tenuta della Regione e sulle risorse da utilizzare nei servizi e nell’attività amministrativa».

«Il via libera al Consolidato 2022 – afferma l’assessore regionale all’Economia Marco Falcone – conclude di fatto la fondamentale attività di riordino contabile, impegno da noi assunto e attuato nell’ultimo anno. In questo documento prosegue la nostra azione di allargamento del perimetro di consolidamento e dunque degli enti legati alla Regione che vengono sottoposti ad attento controllo. Nel 2018 l’amministrazione regionale riusciva a inserire nell’elenco 21 enti, oggi invece siamo a 73, rafforzando così i principi di certezza e di trasparenza che devono connotare i conti del nostro ente. Stiamo facendo chiarezza su questi enti, in gran parte attivi e strategici, ma ci sono anche dei carrozzoni che già l’anno prossimo potranno essere cancellati a decine. Con l’approvazione del Consolidato, passeremo ora – ha concluso Falcone – al reclutamento di nuovo personale attraverso le assunzioni dei vincitori dei concorsi al momento pendenti».

Paolo Cesareo :

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