Ora che ha marciato su Roma, ora che ha mostrato i muscoli al ministro dell’Interno e al presidente del Consiglio, ora che si è affacciato su tutti i giornali e i talk-show, ora sarebbe bene che il colonnello Nello pensasse alla Sicilia. Da otto mesi la Regione vive senza soldi. La finanziaria di cartone, inventata da un bullo in libera uscita, nega di fatto qualsiasi aiuto a imprese e lavoratori messi in ginocchio dal lockdown. Certo, gli sbarchi sono un problema, soprattutto sanitario. Ma quando si deciderà il governatore a marciare anche sull’assessorato di via Notarbartolo e a prendere a calci gli sprovveduti che hanno costruito un bilancio con gli assegni a vuoto? La Sicilia ha bisogno di investimenti, sviluppo e liquidità. Non serve abbaiare al governo di Roma, che ha pure le sue colpe, e lasciare al libero pascolo bulli e asinelli di casa nostra.