Una lunga telefonata fra il sindaco di Benevento, Clemente Mastella, e quello di Taormina, Cateno De Luca, ha spalancato le porte all’immaginazione. Che c’entrano insieme? I rappresentanti di ‘Noi al centro’ e ‘Sud chiama Nord’ hanno provato a spiegarlo in una nota che Scateno, in seguito, ha in parte sconfessato. Ma poco importa. In questa vicenda la suggestione surclassa la logica.

Al centro del colloquio tra i due leader politici – si leggeva nel comunicato condiviso – lo scenario politico attuale e in particolare le strategie e i movimenti per ricostruire un’area di centro che rappresenti e interpreti i segmenti della società di cultura moderata. “E’ stato un colloquio sereno e costruttivo. Abbiamo condiviso la necessità di un azione che deve essere, dall’inizio, corale e intelligente: no a fughe in avanti e a logiche tolemaiche dove la priorità diventa mettersi al centro dell’universo politico e mediatico aspettando e sperando che chi è un po’ accigliato si accontenti di ruotare attorno. Il modello deve essere lo spirito costituente della Margherita: Prodi, Dini, Marini e l’Udeur correvano come in una staffetta, ruoli definiti ma paritari, sempre pronti a passare il testimone e sempre aperti al dialogo”.

Sembra più il linguaggio di Mastella che non quello di De Luca: il sindaco di Taormina, di recente, ha scaricato Matteo Renzi, che avrebbe voluto coinvolgerlo in un’operazione centrista senza via d’uscita (e soprattutto senza margine di autonomia). Perché – quindi – questo ponte con Mastella? In realtà, più che un ponte, è un ponticello: “Non sono innamorato delle vecchie formule in politica, né tantomeno delle riedizioni dei vecchi partiti”, ha detto De Luca in una intervista al Corriere. Poi, in una nota, ha rilanciato: “Faremo le elezioni europee a modo nostro, senza aver paura di mostrarci per quello che siamo e che rappresentiamo. Non mi piacciono le rievocazioni di progetti superati. Anche all’amico Mastella ho detto che voglio valorizzare il territorio, su quello ci può essere convergenza, no su sbiadite margherite”. Fine della margherita 2.0. E’ durata un giorno, poi è appassita.