Dopo Milano, prosegue il viaggio del Ministro della Giustizia, Marta Cartabia, nelle Corti d’Appello d’Italia, per illustrare le novità dell’ufficio del processo e conoscere esigenze e progetti dei distretti. Il ministro ha incontrato i vertici degli uffici giudiziari del distretto e dell’ordine degli avvocati. “Desidero rinnovare la mia vicinanza a tutto il personale delle carceri italiane. Il loro lavoro è tanto prezioso quanto difficile e sottovalutato – ha detto il Guardasigilli, tornando sulle torture di Santa Maria di Capua a Vetere – Molto spesso non guardiamo oltre le mura del carcere, ma dentro ci sono persone che svolgono un servizio essenziale per tutta la società e devono andare fieri sempre e portare con fierezza la divisa. Per questo la condanna deve essere ferma”.

La Cartabia, entrando a palazzo di Giustizia, è rimasta colpita dall’opera confezionata dai ragazzi del liceo Emilio Greco e che ritrae i due giudici uccisi da Cosa nostra. “Entrando in questo palazzo, ho avuto modo di apprezzare la ‘Scalinata della giustizia’, l’installazione artistica realizzata da liceali, per rendere omaggio a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, magistrati, simbolo di questa terra e, per parafrasare Bertold Brecht di un ‘popolo che purtroppo ha ancora bisogno di eroi’. La giustizia non è solo questa, ma ha bisogno anche di questo per contrastare le mafie con modalità diverse”