Onorevole Prestigiacomo, in questi giorni colleziona elogi e critiche per la sua posizione sulla Sea Watch che è andata in rotta di collisione con la linea di Salvini. I Sicilia non ha mai risparmiato critiche al Governo Musumeci. E’ insofferente degli alleati?

“Non mi pare che siamo alleati della Lega nel governo nazionale. Siamo all’opposizione e, devo dire, mi stupisce quanti della mia parte politica sembrano averlo dimenticato. Per quanto riguarda il governo regionale credo di avere il dovere politico di criticare gli atti che ritengo penalizzanti per il mio territorio, il Siracusano. E ce ne sono stati alcuni anche gravi”.

Ora si parla di rimpasto, potrebbe essere l’occasione per correggere la rotta?

“La nomina degli assessori, e quindi anche il loro eventuale ricambio, è una prerogativa del presidente, se riterrà opportuno fare dei cambiamenti io spero tenga conto degli errori commessi e si adoperi, anche nella indicazione degli assessori, per correggerli”.

Rivendica qualcosa di specifico?

“Se si riferisce a pratiche spartitorie, ovviamente no. Però rivendico, eccome, in primo luogo una attenzione più seria e non “colonizzatrice” da parte delle città metropolitane per le “periferie” come accade ad esempio per la sanità. Poi vorrei che il governo di cui facciamo parte, che noi di Forza Italia abbiamo contribuito ad eleggere, riuscisse ad interpretare meglio l’esigenza di rilancio dell’Isola che vive una crisi che non è solo economica ma anche sociale, culturale e demografica, con i giovani che vanno via tutti”.

L’ha detto a Miccichè?

“Gianfranco non ha bisogno dei miei consigli su come far rappresentare al meglio Forza Italia in seno alla giunta. La pensiamo allo stesso mondo sulle esigenze della Sicilia e siamo in piena sintonia anche sulla questione migranti”.

Crede che possa ripartire dalla Sicilia una politica di Forza Italia meno appiattita sulla Lega e più attenta alle esigenze e alla cultura dei moderati e alle esigenze del lavoro e delle imprese?

“In Sicilia la cultura “fondante” di Forza Italia non è mai venuta meno. I risultati delle ultime regionali e politiche dimostrano che, seppure nella crisi del centrodestra, il partito qui da noi tiene e può contare su numeri e percentuali importanti. Abbiamo passione, storia e ideali da cui non ci siamo mai allontanati e che sono più attuali che mai. Nel palermitano importanti sindaci si sono avvicinati a Forza Italia e anche dalle mie parti stanno maturando importanti novità. Segno il mio partito è tornato ad essere attrattivo e punto di riferimento per chi pensa al futuro della Sicilia”.