Continuano le problematiche alla Fiera del Mediterraneo, dove le code scorrono un po’ meglio di ieri, ma le persone vulnerabili sono costrette a lunghe attese all’esterno del padiglione 20. Questa mattina è stato concesso a quelle con problemi di mobilità o sulla sedia a rotelle di accedere all’interno da un ingresso secondario. Ma familiari e accompagnatori sono costretti fuori, sui marciapiedi di via Sadat. Ieri, in Fiera, sono state inoculate 2.034 dosi di vaccino Pzifer: 600 di mattina e il resto nelle fasce pomeridiane, fino a tarda sera.

Dall’hub vaccinale fanno sapere che, nonostante le polemiche, che tutte le dosi scongelate sono state utilizzate. Ne erano rimaste in frigorifero una decina. Lo staff tecnico si è messo in moto per ricercare e avvisare persone in target, con prenotazioni o caratteristiche per essere ritenute fragili, disposti a recarsi in Fiera entro trenta minuti per avere somministrate le dosi di vaccino dai flaconcini aperti (sul modello USA). Fino a tarda sera, medici e infermieri hanno così potuto vaccinare altre dieci persone, utilizzando tutte le dosi a disposizione.

La difesa di Costa, commissario per l’emergenza

A seguito delle lunghe attese di ieri, era intervenuto il commissario per l’emergenza di Palermo, Renato Costa: “Soltanto oggi – ha esordito – abbiamo 1.500 persone fragili prenotate e 500 seconde dosi da inoculare, per i fragili andiamo a 150 ogni ora per 10 ore. Stiamo lavorando senza sosta per vaccinare 2mila persone, ma prego tutti di rispettare rigorosamente l’orario di prenotazione. Le 150 persone all’ora prenotate le gestiamo tranquillamente, ma se si arriva al mattino per un appuntamento alle 16, non può funzionare. Oggi nessuno lo ha rispettato”. “Con le persone anziane e fragili si perde più tempo anche perché hanno una mobilità ridotta – spiega Costa – e serve più tempo per completare la modulistica, fino a 25 minuti a differenza di una anamnesi su soggetti normali per la quale si impiegano 7 minuti in media”. In tanti hanno lamentato attese per l’inoculazione del vaccino, ma Costa chiarisce: “Valuteremo opportunamente se ridurre il numero delle prenotazioni per evitare disagi, ma nell’interesse della collettività di vaccinare tutti e subito, come predichiamo da tempo, speriamo nel buon senso e nella sensibilità di tutti coloro che si prenotano per ricevere il vaccino affinché siano rispettati gli orari, soltanto così è possibile contingentare gli accessi in Fiera ed evitare inutili attese e code”.

“È assurdo ed impensabile, che i soggetti più fragili debbano subire queste attese. Ore di ritardi rispetto all’orario di appuntamento li costringono ad aspettare per ore fuori il cancello, creando così inevitabili assembramenti. Chiediamo l’intervento noleggiato dell’assessore Razza perché non è stata buona la prima ma i giorni avvenire siano organizzati in maniera totalmente diversi” dichiarano il capogruppo della Lega a Palermo, Igor Gelarda e la coordinatrice provinciale della Lega giovani, Elisabetta Luparello.

AstraZeneca, secondo il procuratore Zuccaro è sicuro

Alla Procura di Catania “non constano elementi che consentano di ipotizzare che gli eventi sui quali sta indagando siano sintomatici di un pericolo nell’utilizzo del vaccino dì AstraZeneca, e neanche di alcuni suoi lotti, da parte della generalità dei soggetti nei cui confronti tale utilizzo è consentito”. Lo afferma in una nota il procuratore Carmelo Zuccaro, sottolineando che “la fermezza di tale convinzione è dimostrata dal fatto che lo scrivente e la stragrande maggioranza dei magistrati e del personale di questo ufficio si sono recati a ricevere la somministrazione del vaccino” AstraZeneca quando l’inchiesta era già aperta. Nella nota si legge che “va altresì premesso che, per quanto concerne il decesso dell’agente di polizia Davide Villa, l’accertamento della causa mortis costituisce oggetto di un procedimento di competenza della Procura di Messina, con la quale sin dall’inizio si è stabilito un collegamento investigativo per evitare sovrapposizioni di attività”.

“Fatte queste doverose premesse – prosegue la nota del procuratore Zuccaro – si rappresenta che i primi accertamenti medici effettuati, seppur parziali rispetto ai quesiti proposti, consentono tuttavia di affermare che, in base alle caratteristiche genetiche riscontrate in relazione ai quesiti proposti, non sussistono fattori genetici predisponenti ad eventi trombotici a carico del Villa, mentre invece dalla storia clinica pregressa dello stesso risulta che questi rientrava nelle categorie per le quali è raccomandata la somministrazione di un diverso vaccino”. “Ciò tuttavia – sottolinea il procuratore di Catania – non comporta di per sé l’esistenza di un nesso di causalità tra la somministrazione del vaccino di Astrazeneca e il decesso del Villa, valutazione per la quale sono necessari numerosi altri accertamenti di competenza, come si è detto, di altra Procura”

Sicilia: numeri in peggioramento secondo la Gimbe

In Sicilia nella settimana che va dal 10 al 16 marzo, secondo l’analisi della Fondazione Gimbe di Bologna, risulta in peggioramento l’indicatore relativo ai “Casi attualmente positivi per 100.000 abitanti” (303) e si registra un aumento dei nuovi casi (variazione percentuale pari al 3,9%) rispetto alla settimana precedente. Sotto soglia di saturazione i posti letto in area medica 19% (soglia di saturazione al 40%, media Paese 40%) e terapia intensiva al 14% (soglia di saturazione al 30%, media Paese 36%) occupati da pazienti Covid-19. La percentuale di popolazione che ha completato il ciclo vaccinale è pari al 3,31% (media Italia 3,6%) e la percentuale di over 80 che ha completato il ciclo vaccinale è pari al 7,3% (media Italia 10,6%).