Ecco, è perfetto: le due notizie di giornata sono apparentemente diverse e non legate da nessun filo. Una racconta dell’ennesima tenzone alla Camera, dove Guido Crosetto ha provato a mettere una toppa sulla sua bombastica intervista contro i giudici. L’altra racconta dell’ultimo documentato rapporto Censis, che fotografa un paese di “sonnambuli”, magistralmente analizzato qui da Fabio Martini. Da un lato la cosiddetta “guerra”, “guerriglia”, “complotto”, “complottino” sulle toghe, dopo una settimana di bulimia sul tema, dall’altro un paese in declino, invecchiato, senza aspirazioni. La verità è che il nesso c’è, eccome. Nel senso che il film proiettato nella sonnacchiosa aula del Parlamento è la rappresentazione icastica del paese di sonnambuli, la cui ordinarietà è un dormiveglia. Sonnacchioso e poco vigile nella dimensione di un eterno presente vive di “scosse emozionali” che si consumano nel tempo di una strabuzzata di occhi, per poi riabbassare a metà la palpebra. Forse anche perché (le scosse) sono finte. Continua su Huffington Post