L’hotspot di contrada Imbriacola, a Lampedusa, è di nuovo in condizioni disumane. Gli ultimi sbarchi avvenuti nell’Isola – se ne contano 18 in un paio di giorni – ha fatto salire il numero degli ospiti dai 137 di sabato mattina agli attuali 1.200. Una motovedetta della Guardia di Finanza, ieri, ha impedito il naufragio di un barcone di subsahariani, riportandone a terra 22. Me i micro sbarchi sono continuati per tutta la mattinata di domenica.

La situazione all’interno del centro è grave, come denunciato da Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di Polizia Coisp. “I migranti sbarcati hanno dovuto dormire all’esterno della struttura per mancanza di posti-letto e la zona circostante è diventata una vera e propria fogna a cielo aperto. Vieppiù: gli assembramenti ormai sono costanti e le norme anti contagio sono saltate tutte; si pensi, ad esempio, che degli oltre 950 migranti presenti ora nell’Hotspot (al momento nin cui veniva rilasciato il comunicato stampa, ndr), soltanto 500 hanno fatto il tampone. Il governo – continua – deve intervenire immediatamente inviando più agenti nel Centro, dal momento che i pochi che ci sono adesso stanno lavorando senza sosta con turni massacranti anche di 12 -14 ore al giorno. Anche perché è l’intera sicurezza pubblica e sanitaria del Paese a essere messa a rischio. Siamo solo all’inizio dell’estate è la situazione è già fuori
controllo”.

Alcuni dei migranti sono stati trasferiti, a bordo di un traghetto di linea, a Porto Empedocle, da dove verranno reindirizzati a Crotone. Dodici persone, trovate positive al Covid, sono state imbarcate invece sulla nave quarantena Adriatico, che ha già lasciato l’Isola.