Un gioco in realtà virtuale. Un viaggio. Un giallo. Un’avventura tra enigmi e insidie ambientata al Palazzo Reale di Palermo. “Anna Belfiore – L’Intreccio dei qānat” dove la protagonista dell’avventura, l’antropologa Anna Belfiore, si ritrova a viaggiare per scorci temporali e a confrontarsi con gli spettri e le creature di altri tempi imparando molto anche sul suo passato. Un gioco didattico ma anche emozionante, dall’alto impatto sensoriale. Il videogioco è il frutto di una partnership tra la Fondazione Federico II e D-Service Italia, un’azienda siciliana innovativa, specializzata nel settore della realtà virtuale e aumentata; nata nel segno della promozione e della conoscenza di uno dei siti museali più importanti e visitati al mondo. Una collaborazione fattiva sin da subito che si è consolidata con uno scambio di informazioni e di materiale documentale che ha reso possibile questo progetto.

“Palazzo Reale è una meraviglia che non finisce mai di stupire. Con la Fondazione Federico II siamo riusciti in tre anni a rendere fruibili spazi, prima inaccessibili al pubblico, attraverso una ricerca continua e una progettualità sempre viva. Con questo videogame – dice Gianfranco Miccichè, presidente dell’Ars e della Fondazione Federico II – sarà l’utente in prima persona a esplorare virtualmente lo spazio. Un modo per avvicinare le nuove generazioni alla storia del Palazzo e ai suoi contenuti culturali. Non un punto di arrivo ma l’inizio di un viaggio alla scoperta. Si tratta di un serious game, ossia di un gioco che spinge l’utente ad accrescere la propria cultura. Quindi non un gioco fine a se stesso”.

Si tratta di un videogame che ha come fulcro il desiderio di conoscenza, di approfondimento utile approccio per risolvere gli enigmi che lo stesso propone. Il Palazzo non è riprodotto in modo didascalico ma è lasciato spazio alla creatività per stimolare il desiderio di conoscenza. “Anna Belfiore – L’Intreccio dei qanat” è disponibile on line su Oculus Store e Steam e al bookshop di Palazzo Reale.

“La Fondazione Federico II tiene in considerazione anche i linguaggi contemporanei per narrare Palazzo Reale – spiega Patrizia Monterosso, direttore generale della Fondazione Federico II – come leva per suscitare curiosità conoscitiva su uno degli attrattori culturali della nostra Isola. In questo caso il videogioco diviene stimolo per approfondire la conoscenza per risolvere enigmi e per conoscere leggende e narrazioni della nostra tradizione. Il gioco elettronico non sostituisce i libri, i documentari ma contribuisce a suscitare l’interesse per la storia. L’arte e la cultura non sono confinati dentro le mura di Palazzo Reale ma si esprimono sotto forma di un’avventura coinvolgente ricca di enigmi e misteri e calata in luoghi suggestivi ricchi di storia e di bellezza”.

“Anna Belfiore – L’Intreccio dei qanat” è studiato per Oculus Quest 2, HTC VIVE e Oculus Rift e una versione preliminare verrà distribuita su Oculus Store e Steam. Il titolo si propone di essere il primo di una serie di giochi ambientati nel territorio siciliano. Il videogame è prodotto, in Sicilia, da D-Service Italia, una giovane start-up, nata nel 2012, nel settore ICT e nelle new technologies, all’avanguardia nell’impiegare tutte le tecnologie disponibili sul mercato, e ad inventarne di nuove. Nel 2018 la start-up si trasforma in azienda. Nel 2019 l’azienda apre uno studio interno, “AlphaOmega42”, specializzato nello sviluppo di giochi per dispositivi di telefonia mobile e per la realtà virtuale e aumentata.