Chi l’avrebbe detto? Le polemiche su Francesco Scarpinato e Manlio Messina, i due spendaccioni del Turismo, non si placano. E non si fermano nemmeno le indagini delle tre procure che vogliono vedere come e perché i due balilla hanno trasferito carrettate di denaro pubblico nelle casse di Mediaset, di Cairo e di Patrick Nassogne, titolare di una società nel paradiso fiscale del Lussemburgo. Ma mentre il mondo della politica si interroga e si indigna, l’assessore ai Beni Culturali, Elvira Amata, copia indisturbata quella spregiudicatezza e affida – senza gara, va da sé – un pacchetto di pubblicità a un sito di velinari. La banalissima scusa è sempre quella: pubblicizzare le bellezze e il patrimonio artistico della Sicilia. Per carità, non siamo allo sperpero milionario di Messina e Scarpinato. Ma il vizio è sempre quello. E l’assessore Amata sa come praticarlo.