Senza carte in regola diventa inutile girovagare per Roma in cerca di risorse: saremo sempre considerati straccioni, con il cappello in mano. Lo sosteneva Piersanti Mattarella, il presidente della Regione assassinato 42 anni fa a Palermo. Una lezione dimenticata: i conti non tornano, gli scandali resistono. A questo punto – visto che c’è un nuovo presidente e ci sono nuovi assessori – è necessario un atto di coraggio. Bisogna abbattere il muro di silenzi che per cinque anni ha tenuto al riparo le malefatte del governo Musumeci. Buttanissima ha già chiesto a Marco Falcone, assessore al Bilancio, di alzare il sipario sullo scandalo dell’Ente Minerario. Ma anche Giovanna Volo, responsabile della Sanità, dovrebbe avvertire il dovere di raccontare la verità sull’Oasi di Troina e sui privilegi concessi dal suo predecessore a un centro di formazione chiamato Cefpas.