Nel corso dell’ennesima chat infuocata, in cui Corrao e Giarrusso hanno recitato la parte del leone di fronte a tutti gli altri portavoce, l’eurodeputato di Alcamo è arrivato a parlare di “coltellate” inflittegli dal collega. E lo ha invitato a utilizzare la sua “intransigenza” per tutti. Inoltre gli ha ricordato le “centinaia di voti difformi su cose ben più gravi di una risoluzione in cui peraltro – ricorda – abbiamo difeso il nostro programma”. E ancora, rivolgendosi a Giarrusso: “Se utilizzi le regole solo per attaccare me non fai altro che confermare quel che ho sempre pensato tu sia”. L’ex Iena, invece, ha detto di non voler rispondere “a questa né ad altre provocazioni disseminate da settimane nelle chat in cui è rientrato”. Ha provato a richiamare tutti all’ordine Antonio De Luca, deputato all’Ars e “facilitatore” per le relazioni interne: “Mettete da parte ogni diatriba in nome del bene comune”, è il succo del discorso. Ma anche in quel caso Giarrusso ha avuto da ridire: “Mi offendi. Non ho mai avviato diatribe: ho elencato dei fatti in maniera asettica e serena”. Corrao, che non ha presentato ricorso contro il mese di sospensione inflittogli dai probiviri, è pronto a tornare in campo per gli Stati generali del Movimento, che si terranno entro il 2020: il suo cavallo di battaglia è Alessandro Di Battista.