Le nevicate al livello del mare, un evento straordinario se ce n’è uno, ha danneggiato fortemente le colture siciliane. Perdite stimate in decine di milioni di euro. L’abbassamento drastico delle temperature nella notte fra venerdì e sabato, con conseguenti gelate, ha provocato danni notevoli al comparto agricolo. Nel Ragusano sono andate perse intere produzioni di zucchine e pomodoro ciliegino, per la disperazione di molti agricoltori. A Niscemi fra le piantagioni più colpite quelle dei carciofi. Sulle Madonie le aziende agricole sono rimaste a lungo isolate a causa delle strade impercorribili. E’ stato uno shock per l’intero comparto, che ora – ma la consolazione è assai magra visti i tempi della burocrazia – prova a rifugiarsi nella richiesta dello stato di calamità: “Abbiamo già allertato gli uffici e gli ispettorati provinciali al fine di garantire e tutelare gli interessi degli agricoltori siciliani, ai quali esprimo la mia assoluta vicinanza”, ha detto l’assessore all’Agricoltura Edy Bandiera.

È partito il censimento dei danni per valutarne e verificarne sia la perimetrazione che l’entità per attivare la procedura, tramite il ministero per le Politiche agricole, per chiedere lo stato di calamità. “Gelo e neve che arrivano fino al livello del mare è un evento assolutamente straordinario – ha proseguito Bandiera – faremo leva anche su queste ragioni per tentare di superare il tema della non risarcibilità, nel caso dei danni assicurabili”. “E’ il colpo di grazia” fanno sapere i produttori, già alle prese con una difficoltosa contingenza economica e con la virosi. “Il conto per l’agricoltura – continua la Coldiretti – potrebbe salire in misura esponenziale perché con le temperature di molti gradi al di sotto dello zero per più giorni rischiano di essere compromesse anche le piante, dagli agrumi agli ulivi già decimati a causa dell’ondata di gelo di Burian lo scorso anno”.