Intorno alle 13 quella che doveva essere una giornata da tregenda politica si svuota improvvisamente. L’elicottero con cui Mario Draghi doveva atterrare a Canazei per poi recarsi sulla Marmolada è costretto a tornare a Verona per il maltempo. Da lì il premier sale in macchina e si dirige verso il luogo della valanga. Impossibile che sia a Roma per il programmato incontro con Giuseppe Conte, previsto per metà pomeriggio. Si parte alla ricerca della conferma, che puntuale arriva poco dopo. Già in mattinata Conte aveva scritto al presidente del Consiglio per trasmettergli la propria disponibilità a soprassedere in ragione della tragedia sulla montagna, ma sul momento i programmi non erano cambiati. Poi le cause di forza maggiore, ed è Draghi a rifarsi vivo: i due concordano di riaggiornarsi a mercoledì. Continua su Huffington Post