“Sì, lascio la Lega, accolgo la richiesta di Candiani, giusto così, io sono una persona seria”. Lo dice all’AdnKronos Angela Maraventano, ex senatrice del partito di Matteo Salvini, finita nella bufera dopo le sue parole sulla mafia dal palco di Catania. Il segretario regionale del partito, Stefano Candiani, nel pomeriggio, aveva giudicato la sua permanenza nella Lega non più opportuna. L’ex vicesindaca di Lampedusa aggiunge: “Io continuerò a fare la mia battaglia, contro le mafie dei tunisini e dei nord africani, vado avanti per la mia strada”.

Durante la tre giorni della Lega a Catania, la Maraventano aveva inneggiato alla “nostra mafia che ormai non ha più quella sensibilità e quel coraggio che aveva prima. Dove sono? – dice Angela Maraventano – non esiste più. Perché noi la stiamo completamente eliminando… Perché nessuno ha più il coraggio di difendere il proprio territorio”. Poi si era accanita sugli ultimi migranti arrivati in Sicilia: “Non è gente che ha bisogno di essere accolta, non è gente che sta male – ha urlato – non è gente che scappa dalla guerra. Da otto mesi abbiamo il fenomeno dei tunisini. Cosa vengono a fare? Chi sono? Vengono a violentare il nostro Paese”.

Nelle ore seguenti una bufera si era abbattuta su di lei e sulla Lega, tanto da costringere l’ex senatrice alle scuse: “E’ stata una frase infelice dettata dalla rabbia e dal momento terribile che sta vivendo il nostro paese ma io mi sono sempre battuta contro tutte le mafie, a cominciare da quella nigeriana”. “Ho voluto solo scuotere le coscienze della gente – aveva specificato la Maraventano all’Ansa – sul fatto che stiamo assistendo a una ‘invasione’ da parte dei migranti, con un governo complice. Ma tutto questo non vuol dire certamente che sono a favore della mafia, per me parla la mia storia”.