Giuseppe Conte non è più straniero nella piazza rossa della Cgil. Il leader M5s si presenta all’ultimo momento, poco prima che dal palco prenda la parola Maurizio Landini. “Ha deciso quando ha capito che Letta non ci sarebbe venuto”, dicono i boatos dell’organizzazione. Vero o no, la cinghia di trasmissione della Cgil se ancora gira, gira per il M5s. Si salda un asse sul lavoro, ma anche sulla pace. Ma lo testimoniano più di tutto i capannelli di lavoratori che avvicinano Conte per dirgli di continuare a stare “da questa parte”, a sinistra, che gli chiedono di intervenire sulla vertenza della Perugina, su quella della Tim a Roma, che gli suggeriscono di fare un’alleanza con gli altri partiti progressisti. “Ma non stiamo parliamo del Pd, eh?”, mettono in chiaro. Continua sull’Huffington Post