Ma sì, costruiamoci sopra un indovinello. Chi si nasconde dietro la sigla “Uomo 6” adottata dalla procura di Palermo per evitare che l’inchiesta per corruzione sui gerarchi e i balilla di Fratelli d’Italia finisse nelle spire delle autorizzazioni a procedere? Certamente si tratta di un parlamentare nazionale. Il primo nome che salta in mente è quello di Manlio Messina, ex assessore regionale al Turismo, protagonista di due scandali colossali – SeeSicily e Cannes – nonché capo indiscusso, a livello regionale, della corrente turistica di FdI, la confraternita sotterranea che ha bruciato e divorato risorse per milioni di euro. Ma potrebbe trattarsi anche di un ministro biondo che di quella corrente era il terminale romano. Oppure, Dio non voglia, di una personalità che, nel firmamento della politica, è collocata ancora più in alto. Chi è? Fuoco, acqua, fuocherello.
