Luigi, e i ricordi come fiori

Il primo romanzo scritto di getto, nonostante la crisi da foglio bianco che costituisce lo snodo centrale del racconto. E’ la storia di Paride Bruno, che torna dal funerale del padre di un amico e nel vagone del treno, per isolarsi da compagni scomodi, comincia a rileggere i suoi 240 tentativi andati a vuoto di scrivere un romanzo. Tutti abdicati dopo il primo punto fermo. La mente è Luigi Lo Cascio, attore teatrale, interprete di personaggi profondi al cinema, palermitano classe 1967.

Il suo libro si chiama “Ogni ricordo un fiore” e verrà presentato questa sera al cinema “Rouge et noir” di piazza Verdi. La storia, ambientata fra Roma e Palermo, è edita da Feltrinelli. Lo Cascio è un attore eclettico, quello che trova ispirazione da più fonti, che si misura laddove pensa ci sia spazio per la sua arte e per un po’ di sé. Si trasferisce a Roma da giovane, dove insegue il sogno di una vita e inizia a coltivarlo all’Accademia Nazionale d’arte drammatica “Silvio D’Amico”, meta dei più grandi. Poi è una crescita progressiva che si palesa in alcune interpretazioni pregevoli a teatro, sotto la direzione di Carlo Quartucci in “Ager Sanguinis”, Elio De Capitani in “La Sposa” di Messina, Roberto Guicciardini ne “La Morte” di Empedocle. E poi da Carlo Checchi, in due straordinari allestimenti di “Amleto” e “Sogno di una notte di mezza estate”.

Nel 2001 il boom cinematografico, il pieno coinvolgimento in una pellicola che fa scuola: “I cento passi” con la regia di Marco Tullio Giordana gli permette addirittura di aggiudicarsi il David di Donatello come miglior attore protagonista. Fa incetta di premi nel grande schermo, si prende anche un nastro d’argento che non guasta mai. Continua la sua mirabile carriera che lo mantiene in auge al giro di boa della vita. Quei 50 anni che non impauriscono i grandi artisti, che sono il segno di una maturità consumata. Ma di una ricerca sempre attuale. Per questo arriva un romanzo che necessita di andare oltre il punto fermo, in cui lo spazio bianco porta ansia e funge da stimolo. A discutere con l’autore di “Ogni ricordo è un fiore”, questa sera, sarà Giorgio Vasta.

Paolo Mandarà :Giovane siciliano di ampie speranze

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