Attraverso dodici prestanome era riuscito ad ottenere altrettanti assegni derivanti dall’erogazione del Reddito di cittadinanza. Lo hanno scoperto i carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Catania che hanno arrestato un catanese di 59 anni per indebito utilizzo di carte di credito e pagamento.

I militari hanno incentrato la loro attenzione sulla “strana” attività dell’uomo che, da quanto appreso inizialmente, appariva come dedito ad una non meglio precisata attività di truffa. I carabinieri si sono recati nella sua abitazione di via Panebianco per una perquisizione e hanno trovato 12 carte di pagamento elettroniche rilasciate da Poste Italiane per la fruizione di somme di denaro concesse con il “reddito di cittadinanza”, tutte munite del loro relativo codice PIN nonché, a loro corredo, un block notes con altrettanti fogli manoscritti con indicazione di nomi e pseudonimi. L’uomo non è riuscito a fornire una plausibile risposta alle domande dei militari sul possesso di quel materiale. Il giudice ha convalidato l’arresto dell’uomo disponendo per lui la sottoposizione agli arresti domiciliari.

La misura introdotta dal Movimento 5 Stelle, con l’approvazione della prossima Legge di Bilancio, sarà riformata. Verranno introdotti controlli più stringenti e non sarà permesso ai percettori di rifiutare più di un’offerta di lavoro congrua, pena la decadenza del beneficio. Al primo rifiuto, invece, scatterà una sforbiciata di 5 euro al mese al sussidio.