E’ arrivato a quel posto per grazia ricevuta da Antonello Montante e dalla badante di Silvio Berlusconi. Non aveva nulla di suo: né voti né storia. Solo una vecchia, logora e pasciuta fama di “consulente” buono per tutte le stagioni, di spicciafaccende a disposizione di tutti gli avventurieri in transito nelle ricche praterie della Regione. Per cinque anni ha piritolleggiato tra i corridoi di Palazzo d’Orleans. Ha servito Raffaele Lombardo e ha stregato pure l’onesto Musumeci. Ma non ha mai presentato un bilancio nei tempi previsti dalla legge. E anche quando l’Assemblea regionale è stata chiamata ad approvare il quinto esercizio provvisorio, lui ha mancato l’appuntamento e ha costretto il parlamento a un ulteriore rinvio. Altro che Marchese del Grillo, altro che faccia di bronzo. Un bullo così bullo non si era mai visto in politica. Che Dio salvi la Sicilia.