Non solo è ripartita dopo il proiettile diretto al presidente Claudio Fava, ma l’ha fatto con i botti: la Commissione regionale antimafia, nella giornata di ieri, ha sentito Giuseppe Lumia, ex senatore del Partito Democratico e componente, per lunghi anni, dell’omologa commissione ma in ambito nazionale (ne fu presidente nel 2000 e 2001). Al centro delle dichiarazioni di Lumia i rapporti, suoi e della politica, con Antonello Montante, l’ex capo di Confindustria e paladino dell’antimafia, finito agli arresti per associazione a delinquere e corruzione.

La più sorprendente delle affermazioni si è rivelata quella in cui Lumia ha dichiarato che “il partito di Confindustria ha sostenuto l’elezione di Musumeci”. Prima di allora, secondo Lumia, l’associazione “ha fatto delle scelte autonome” a favore di diverse parti politiche. Solo in occasione delle ultime Regionali si sarebbe apertamente schierata. E’ quanto riporta Repubblica all’indomani dell’audizione, il cui verbale è secretato.

Lumia ha negato di essere stato l’interfaccia di Montante con la politica. L’imprenditore avrebbe avuto “rapporti diretti” con decine di parlamentari. Ma i contatti fra i due si sarebbero diradati dal 9 febbraio 2015, cioè da quando si è diffusa la notizia di un’indagine per mafia nei confronti del Montante stesso. Lumia ha anche negato con forza la richiesta di 20mila euro di finanziamento (in nero) all’ex assessore Venturi per la campagna elettorale di Crocetta nel 2012, emersa da una conversazione telefonica. L’indagine della Commissione su Montante si completerà entro l’anno: prima però saranno sentiti gli ultimi tre governatori in ordine di tempo (Lombardo, Crocetta e Musumeci).