Il volto del presidente Nello Musumeci, la scritta ‘mozione di sfiducia’ e un contorno di vernice rossa. Il volantino del Movimento 5 Stelle, pubblicato su Facebook dall’on. Nuccio Di Paola, ha fatto indignare il centrodestra. “Appena ritirato il materiale informativo per la mozione di sfiducia al Presidente Musumeci – scriveva Di Paola -. Contattatemi e mobilitiamoci. Tutti i siciliani devono sapere quello che ha combinato e quello che non ha fatto in questi due anni e mezzo”. Apriti cielo. Il primo a intervenire è stato Toto Cordaro: “Quella colata di rosso sangue, che gocciola sul viso del Presidente Musumeci, desta preoccupazione e mi lascia sgomento. Cosa dobbiamo vedere ancora? Vergogna”, è stato il commento dell’assessore al Territorio e Ambiente. Seguito da altri componenti del centrodestra.

Ma Di Paola non demorde: “Musumeci, che adora fare la vittima e che sa benissimo che il volantino non contiene né sangue né alcuna forma di violenza, lancia sui social una campagna di vittimismo e mi scatena contro assessori e sostenitori i quali si lanciano in una gara di offese e insulti. A dire queste cose sono gli stessi che ci paragonano al cancro (l’assessore Armao), gli stessi che postano l’immagine di Conte in manette (l’assessore Messina), gli stessi che dicono che il M5S è come l’AIDS (Miccichè), gli stessi che hanno in giunta un ex massone e post fascista (l’assessore Samonà), gli stessi che accusano l’opposizione di “cretinismo” e definiscono “poveretti” e disonesti chi li critica (Musumeci). Ognuno può interpretare quell’immagine come meglio o peggio crede – sottolinea il deputato dei Cinque Stelle -. Chi mi conosce sa benissimo (e sono sicuro lo sappia pure Musumeci) che sono assolutamente estraneo a qualsiasi forma di odio e che le mie azioni non sono mai foriere di violenza. E mi dispiace se ho urtato la sensibilità di qualcuno. Per questo motivo, per evitare qualsiasi forma di incomprensione, ho fatto preparare delle varianti più zuccherose del volantino. Aspetto ora che Musumeci mi dica quale preferisce”.