Povero Crocetta. Per cinque anni ci ha regalato motivi di esilarante divertimento. Le sue fanfaronate da duro e puro dell’antimafia, le sue invettive da pappagone della politica, le sue goffe smemoratezze sullo stipendio che la Regione gli elargiva, queste e altre amenità sono state il tutto e il niente dei suoi cinque anni di regno. Ma ora che la Corte dei Conti pretende da lui un risarcimento milionario e non perde occasione per avvelenare il suo crepuscolo politico, ora no: non possiamo più ridere. Perché l’ex Governatore avrà pure dissipato parecchi soldi per garantire uno stipendio (e non un lavoro) ai soliti precari, ma certamente quelle somme non sono finite nelle sue tasche. Schernirsi di lui sarebbe come avallare l’eccesso di giustizia che lo sta travolgendo. E dietro ogni eccesso di giustizia, lo sanno pure le pietre, spesso c’è solo malagiustizia.