Non c’è stato appello di Donald Trump che abbia potuto evitare la sconfitta elettorale al presidente e al partito repubblicano. I democratici portano a casa un tris nell’election day del 4 novembre, in primo luogo a New York dove si impone Zohran Mamdani, il socialista volto nuovo del partito che diventa sindaco della città simbolo del capitalismo e del business, ma anche eleggendo le prime due donne governatrici in New Jersey e Virginia – quest’ultimo swing state strappato al Gop.

È il giorno di Mamdani, 34 anni, madre indiana e padre ugandese, primo musulmano a governare la Grande Mela, dal primo gennaio 2026. Sbaraglia l’ex governatore dem Andrew Cuomo, che era appoggiato anche da Donald Trump e Elon Musk, e il debole candidato repubblicano Curtis Sliwa. “Il sole potrebbe essere tramontato sulla nostra città stasera, ma come disse una volta Eugene Debs, vedo l’alba di un giorno migliore per l’umanità” dice il nuovo sindaco dal suo quartier generale di Brooklyn, invocato dalla folla che scandisce il suo nome, Zohran. “Il futuro è nelle nostre mani”, ha proseguito prima di attaccare Andrew Cuomo, ex governatore per tre mandati e figlio di un governatore: “Abbiamo rovesciato una dinastia politica. Auguro a Cuomo solo il meglio nella vita privata. Ma che questa sia l’ultima volta che pronuncio il suo nome, mentre voltiamo pagina”.

Nel suo discorso Mamdani ha affermato che la sua vittoria mostra la strada per “sconfiggere” Trump. “Se qualcuno può mostrare a una nazione tradita da Donald Trump come sconfiggerlo, quella è la città che lo ha fatto nascere”, ha detto. “Donald Trump, visto che so che stai guardando, ho quattro parole per te: alza il volume” ha aggiunto, invocando il rumore della folla. Continua su Huffington Post