I lavori per la realizzazione di nuovi reparti erano stati già assegnati, ma in mancanza di progettazione esecutiva, il commissario delegato per l’edilizia sanitaria, Tuccio D’Urso, ha fatto partire le revoche degli affidamenti. Rischiano, pertanto, di rallentare i 79 cantieri predisposti in giro per l’Isola grazie al piano nazionale e a un co-finanziamento regionale, per 240 milioni complessivi. Il primo stop ha riguardato il Covid hospital del Cervello, a Palermo: «Considerato il lungo lasso di tempo trascorso senza che si sia provveduto ad attivare l’intervento – scrive D’Urso al consorzio Conpat – né a consegnare gli elaborati tecnici necessari per la stipula del contratto, così come disposto negli stessi, si è determinata a revocare, per le suddette motivazioni e con effetto immediato, gli ordini di attivazione sottoelencati”.

La maggior parte dei progetti, come evidenzia il Giornale di Sicilia, riguarda l’ospedale Cervello, ma nella lista sono inseriti anche Villa Sofia, l’ospedale dei Bambini Di Cristina, che fa parte dell’azienda sanitaria Civico-Arnas, il Policlinico universitario e il laboratorio multispecialistico dell’ex Centro Traumatologico, dove dovrebbe sorgere il nuovo polo infettivologico regionale, che si è visto annullare un importo di oltre cinque milioni di euro. L’importo delle opere revocate sfiora i 15 milioni di euro, “ma per tutti si tratta di un passaggio temporaneo che addirittura potrebbe avere effetti benefici nella tempistica – spiega D’Urso – perché entro 15 giorni potenzieremo il nostro organico in maniera da trasformare i progetti definitivi, che sono già pronti per tutte le opere, in esecutivi direttamente grazie al personale della nostra struttura. Da lì in poi, grazie anche alla supervisione dell’assessore Razza, si potrà procedere con gli appalti e con il via ai lavori”. Di progettazione esecutiva, quindi, si occuperà direttamente la struttura commissariale anti-Covid, diretta dal presidente Musumeci.

Tra gli interventi che hanno fatto registrare degli intoppi, vanno segnalati la ristrutturazione del padiglione B dell’ospedale Cervello (dove saranno spostati alcuni reparti dell’ex Cto), mentre è addirittura fermo il padiglione A, dove dovrebbero nascere 20 posti di terapia intensiva al primo piano e 40 di sub-intensiva al quarto piano per un importo di circa tre milioni. Anche il progetto di adeguamento del pronto soccorso di Villa Sofia è in attesa dello start: è stato finanziato per 500 mila euro.