“Siamo qui per dire a questa città che deve avere un doppio scatto d’orgoglio per le vicende nazionali che segnano una delle fasi più critiche della nostra vita democratica: stiamo vivendo in una dittatura, la peggiore perché fondata sul nostro consenso”. Lo ha detto il magistrato della Corte d’appello di Messina, Angelo Giorgianni, durante la manifestazione di protesta “No paura day” organizzata nel pomeriggio nella città dello Stretto, con la partecipazione di circa 300 persone senza mascherina. Giorgianni è uno degli autori del libro “Strage di Stato. Le verità nascoste del Covid 19” (l’altro è Pasquale Bacco, la prefazione è stata affidata addirittura a Nicola Gratteri).

“Dobbiamo – ha detto Giorgianni – con forza rivendicare i nostri diritti e coraggiosamente scendere in piazza. Noi non dialoghiamo con questo governo e ci aspettiamo che in esito alle denunce che abbiamo fatto revocherà velocemente lo stato d’emergenza, il coprifuoco, il lockdown e soprattutto tolga le mani dai nostri figli rinunziando all’idea di vaccinare una categoria di persone che non è a rischio. Altrimenti si metteranno contro le piazze che rischiano di diventare sempre più calde”. Giorgianni si è in questi mesi impegnato in una valutazione critica della gestione dell’emergenza sanitaria, fondando anche un gruppo, L’Eretico, composta da scienziati e ricercatori. Il Foglio ha ricostruito il suo profilo.

Nei mesi scorsi Giorgianni aveva spiegato all’Adkronos di non avere alcuna voglia di vaccinarsi. “Questi vaccini allo stato attuale non hanno subito una sperimentazione adeguata dei parametri che vengono dai protocolli internazionali. Hanno la necessità di alcuni approfondimenti. Non ritengo che ci sia la fretta di adottare un vaccino che ancora ha la necessità di approfondimenti. Tanto è vero che l’Ema ha detto di aggiornare il bugiardino, che vuol dire che ogni persone deve capire quali sono le controindicazioni a cui può andare incontro poi ognuno fa le sue scelte. Io mi rifiuto di pensare che uno possa essere bollato come ‘no vax’ solo perché preclama prudenza”. Per il giudice della Corte d’Appello di Messina “alcuni vaccini sono assolutamente utili e indispensabili”, “basta guardare la storia: il vaiolo, il morbillo, la varicella, la poliomelite. Io mi rifiuto di essere chiamato ‘no vax’. Sono per i vaccini che siano utili e sperimentati e che non siano dannosi. Questa dovrebbe essere l’aspirazione di ognuno di noi”.