Poca chiarezza attorno al destino dello stadio “Renzo Barbera”. Il Palermo di Mirri attende una risposta entro il 29 luglio per completare l’iscrizione al campionato di Serie C, ma ieri, in Consiglio comunale, Leoluca Orlando non ha sciolto gli ultimi dubbi: “Già lo scorso anno ho consentito l’iscrizione del Palermo al campionato, firmando una specifica nota e assumendomi una responsabilità che sono pronto a confermare anche oggi – ha argomentato il sindaco -. La convenzione prevede una somma calcolata dai tecnici e il sindaco non può e non deve avere voce in capitolo. Non c’è dubbio tuttavia che c’è stato un netto cambiamento della situazione a seguito del Covid-19, motivo per cui è stato dato mandato agli uffici tecnici di rimodulare il canone in funzione dell’interruzione dei campionati. In più, attendiamo ulteriori indicazioni da parte della Regione in merito agli interventi previsti in legge di stabilità”.

“Allo stesso tempo – ha proseguito Orlando – abbiamo fatto uno studio che ci ha confermato che la eventuale sponsorizzazione è consentita essendo di competenza della Giunta che, però, dovrà attendere indicazioni dal Consiglio per procedere. Per regolamento del Consiglio Comunale, la eventuale sponsorizzazione non sarà cumulabile con il contributo partecipativo, con la Società rosanero che naturalmente sarà libera di farsi sponsorizzare da altri. In ogni caso, l’impegno è quello di arrivare ad una soluzione utile in tempo per l’iscrizione al campionato”. Ma la sponsorizzazione, diversamente, potrebbe essere detratta dal canone di affitto per venire incontro alle esigenze economiche del Palermo, un club che lo scorso ha fatturato 3,5 milioni di euro.

E’ rimasta una settimana. Questi giorni serviranno a “sanare” un’altra questione: quella legata alla pubblicità. Come ha riportato oggi il Giornale di Sicilia, infatti, le installazione all’esterno dello stadio non sarebbero autorizzate. L’unità operativa del nucleo vigilanza pubblicità, infatti, ha sollecitato provvedimenti per «l’oscuramento e la rimozione» degli impianti pubblicitari presenti al “Barbera”, poiché “gli stessi ricadono in zona sottoposto a vincolo stante che lo stadio e l’area circostante sono sottoposti al regime di tutela”. Inoltre, stando al verbale della polizia municipale, “non risultano rilasciate autorizzazioni da parte della Soprintendenza Beni Culturali e Ambientali di Palermo”.

Nel testo della nuova convenzione, su richiesta del Palermo, verrà reinserito un apposito capitolo per l’affidamento al club della gestione pubblicitaria. Che ovviamente fa molto gola ai Mirri. Nell’epoca dei Tuttolomondo, Damir (l’azienda di famiglia) subentrò con un pagamento cash da 2,8 milioni per garantire il pagamento degli stipendi ai calciatori ed evitare una penalizzazione in classifica, assicurandosi gli spazi pubblicitari del “Barbera” per il resto della stagione calcistica.