Non solo non esiste il cemento. Ma nemmeno la spiaggia. La Marinella televisiva del commissario Montalbano, protagonista per vent’anni del boom turistico della provincia di Ragusa, si trova a Punta Secca, frazione del comune di Santa Croce Camerina. E non a Donnalucata, borgata di Scicli, distante una quindicina di chilometri. E’ questo il “luogo del misfatto” dove, nei giorni scorsi, varie associazioni ambientaliste – riprese da importanti organi di stampa – hanno segnalato un processo irreversibile di cementificazione. Come spiega il sindaco di Scicli, Enzo Giannone, “da qualche settimana” in realtà “sono iniziati i lavori per la costruzione di uno chalet in legno” e “la previsione di questa struttura al servizio della balneazione è stata votata dal consiglio comunale di Scicli nel 2007”.

Il fatto che Donnalucata non ospiti le nuotate del commissario, però, non è certo una diminutio (ad averne spiagge così).  Ma nemmeno l’accostamento al popolare personaggio televisivo, ispirato dalla penna di Camilleri e interpretato da Luca Zingaretti, può ingenerare un messaggio così fuorviante. Per questo il sindaco, attraverso i profili social, ha ricostruito alcuni passaggi fondamentali di una storia che si è già trascinata abbastanza: “Dopo un iter amministrativo durati molti anni – ha detto Giannone – il privato concessionario ha ottenuto tutte le autorizzazioni e le licenze previste dalla Legge, fino alla concessione rilasciata dal Demanio Marittimo, che ha competenza esclusiva, per l’uso dell’arenile. Nei giorni scorsi il Comune ha diffidato il privato a non iniziare i lavori nell’attesa di una corretta indicazione catastale dell’area interessata.  Contemporaneamente, la Sovrintendenza di Ragusa ha emanato un proprio provvedimento di sospensione dei lavori, per ragioni di ordine tecnico circa le modalità di esecuzione costruttiva”.

Ma non è finita qui perché “a fronte di ciò, la ditta privata ha presentato ricorso al Tar di Catania, che in data 27 aprile 2021 ha emanato ordinanza con cui ha sospeso i provvedimenti emessi tanto dal Comune quanto dalla Sovrintendenza, dando la facoltà alla ditta di riprendere i lavori con rinvio della fase di merito al 26 maggio 2021”. Ergo, i lavori si sono possono fare. Sono autorizzati per legge. Con buona pace degli ambientalisti, e soprattutto dai catastrofisti.