Valeria Li Vigni esce dal lotto dei nomi che Nello Musumeci, ormai da marzo (quando Sebastiano Tusa perse la vita nell’incidente aereo di Addis Abeba), sta valutando per riempire la casella dei Beni culturali, di cui al momento è lo stesso presidente a detenere l’interim. Al momento – ha spiegato qualche giorno fa Musumeci in un’intervista a Repubblica – non ci sono state le condizioni per la nomina di un successore. Dato che la giunta siciliana è costellata di tecnici, nelle ultime ore ha preso corpo la nomina di un politico che conosca, ovviamente, la materia. Sembra così scivolare in basso, nelle preferenze di Musumeci, il nome di Rosalba Panvini che il resto della coalizione non ha fatto mistero di non condividere. La Panvini è l’attuale soprintendente ai Beni Culturali di Catania. Risultano sempre in corsa Ignazio Buttitta, Davide Rampello e Carmelo Briguglio, l’ex assistente di Tusa. Ma le settimane agostane potrebbero suggerire a Musumeci nuove soluzioni. Anche se il presidente della Regione non ha nessuna fretta e, nel frattempo, continua a sfornare incarichi: i due più importanti – oltre alla Li Vigni che va a guidare la Sovrintendenza del Mare – riguardano Giuseppe Parello, ex numero uno della Valle dei Templi, che va a guidare l’ufficio dell’assessorato che coordina tutti i parchi, mentre l’ex direttrice dell’area archeologica di Taormina Vera Greco viene chiamata alla pianificazione paesaggistica.