“Il diritto dei lavoratori alle ferie è sacrosanto e incontestabile. Ma chi lavora nella Pubblica amministrazione deve pensare innanzitutto alle esigenze degli altri e alle conseguenze che ogni sua azione comporta al di fuori del palazzo. Quindi, se rimandare di qualche settimana il godimento delle proprie ferie può servire a non bloccare in ufficio procedure essenziali per imprese ed enti locali, è giusto che il dirigente pubblico richiami i dipendenti alle proprie responsabilità. Il cambiamento in Sicilia non lo si può chiedere sempre e solo a chi governa. Per questo motivo mi sento di condividere pienamente l’iniziativa del dirigente generale del dipartimento Energia Tuccio D’Urso. Vorrei anzi che gli altri direttori agissero con lo stesso spirito di responsabilità”. Lo ha dichiarato il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci.

Lo stesso governatore, come si apprende dall’Adnkronos, questo pomeriggio ha incontrato per quattro oltre ore i trenta dirigenti generali della Regione e li ha strigliati. Non erano presenti assessori: soltanto il segretario generale Maria Mattarella. Musumeci, oltre a indicare la rotta per il futuro dell’amministrazione, ha anche annunciato lo stop alle premialità, rimandando al mittente la relazione dell’organismo indipendente di valutazione (OIV). Una relazione che avrebbe permesso una indennità di risultato pari al 30 per cento del salario accessorio. “Non è vero che tutti quelli che hanno avuto la valutazione cento lo hanno meritato”, ha detto Musumeci ai suoi interlocutori. E ha elencato alcune delle cose che, a suo dire, non funzionerebbero nell’amministrazione regionale. A partire dagli uscieri “che spesso non indossano la divisa e stanno con la camicia” e “non sono vestiti in maniera decorosa”, oppure la “mancanza di segnaletica interna”.

Come riportato da Adnkronos, inoltre, Musumeci ha parlato di “alcuni gabinettisti che, invece di essere di aiuto agli assessori, girano con pezzi di carta in tasca per sbrigare faccende agli amici di cordata”. Per non parlare di quei regionali “che non rispondono al telefono”. E poi l’affondo sui “lobbisti abituali frequentatori dei dipartimenti”.  “Fermatevi a chiedere loro che ci fanno qui tutti i giorni – ha chiesto Musumeci ai direttori – Non fate finta di non vedere!”, definendo la presenza dei lobbisti “molto inquietante”. “Abbiamo aspettato per oltre due anni che le cose cambiassero ma non è accaduto niente”, ha detto ai dirigenti durante il faccia a faccia.