“Sono convinto che prevarrà il buon senso, la Sicilia non è laboratorio? Io sarò ricandidato, si tratta solo di capire quale sarà il perimetro. Lo vedremo piano piano, spero che ci sia l’alleanza di tutto il centrodestra, decideranno i partiti che hanno deciso la mia candidatura. Sono i dirigenti delle forze politiche che devono valutare e concordare con il candidato quale sia la soluzione migliore. Per ora abbiamo 4 forze politiche, vedremo cosa faranno gli altri. Ma i voti dobbiamo cercarli negli schieramenti avversari”. Lo ha detto il presidente della Regione Nello Musumeci intervenendo a ‘Un Giorno da pecora’ su Radio1 a proposito della sua ricandidatura a Palazzo d’Orleans.

“Il problema per il centrodestra è il centrosinistra, in Sicilia come nel resto d’Italia, è quello l’avversario, tutto il resto è davvero marginale. Sto governando da cinque anni con lo stesso governo dal giorno dell’insediamento, non abbiamo mai avuto un giorno di crisi in Sicilia e nel governo ci sono 4 assessori di Forza Italia su 12. Non c’è una crisi di governo. Il centrodestra è compattissimo. Bisogna combattere il centrosinistra che è il vero avversario”, ha anche detto.

Poi Musumeci è tornato a parlare sul duello verbale con Micciché, e la sua intervista a ‘La Stampa’: “Avrei ‘rotto la m… per cinque anni? Mi dispiace che il presidente del più antico Parlamento d’Europa debba pronunciare questi termini. Sono convinto che sia stata una battuta stupefacente, ovvero sorprendente. Non sono malizioso – ha precisato – uso la lingua italiana”. E ancora: “Miccichè mi ha mandato un sms che ho visto la sera – racconta Musumeci -. Le scuse sono assolutamente accettate. Tra persone che hanno ruoli di responsabilità istituzionale non si può avere risentimento”. Il passato, però, torna a galla e così una precedente dichiarazione del commissario di Forza Italia nell’Isola (“Musumeci sarebbe battuto alle lezioni anche da un gatto”), diventa lo spunto per una nuova domanda a metà tra il serio e l’ironico. “Amo i gatti e sono un animalista – è la risposta del governatore -. Dai gatti mi faccio battere, ma non dalle iene e dagli sciacalli”.

Intanto Matteo Salvini, giunto in Sicilia per un’udienza del processo Open Arms che lo vede impegnato oggi all’Aula Bunker, snobba il governatore: “Incontrerò Roberto Lagalla. Non incontrerò Musumeci. Ora dobbiamo concentrarci sui Comuni, dal 27 giugno si può parlare di tutto il resto. Quello che penso io di Musumeci non conta. Per la Sicilia comunque non decideranno né Roma né Milano, l’importante è che il centrodestra vada unito e che si rispettino tutti