«Eliminare la “tassa sul turismo” in tutti gli aeroporti italiani, così da accelerare la ripresa post-Covid del settore. In tal senso, ribadiamo la nostra richiesta al governo Draghi affinché la cosiddetta “addizionale sui diritti di imbarco” venga cassata definitivamente. La sua cancellazione, infatti, può giocare un ruolo cruciale nel supportare la ripresa turistica locale e assicurare alla Sicilia di rimanere competitiva rispetto ad altre destinazioni europee, che allo stesso modo stanno cercando di attrarre le compagnie aeree per far recuperare rapidamente il proprio turismo».

Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, incontrando a Palazzo Orleans Jason McGuinness, direttore commerciale di Ryanair, la prima compagnia aerea in Italia e fra le prime in Europa. Alla riunione hanno partecipato anche il country manager della società, Mauro Bolla e Chiara Ravara, head of sales & marketing, oltre al presidente e al consigliere del Cda di Airgest, società di gestione dell’aeroporto di Trapani Birgi, Salvatore Ombra e Giulia Ferro.

Il presidente Musumeci ha comunicato, inoltre, di avere già scritto al presidente del Consiglio Mario Draghi e al presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome Massimiliano Fedriga per chiedere «la soppressione della tassa o, quantomeno, la sua sospensione per gli aeroporti regionali con traffico al di sotto di un milione di passeggeri». L’impatto dell’addizionale è maggiore per gli scali di piccole dimensioni dove la tassa può rappresentare fino al 45% del totale dei diritti aeroportuali.