Il dopo Cannes non sarà un pranzo di gala. Dalle carte sequestrate dalla procura di Palermo all’assessorato del Turismo cominciano a venire fuori sorprese imprevedibili. Prende una nuova piega la storia della trombettista che cercava contributi per un concerto e fu messa alla gogna come una malvivente che offriva tangenti a destra e a manca. La denuncia della ragazza era servita al Balilla per travestirsi da incorruttibile uomo di legge e ordine. Con la complicità di una stampa finanziata a piene mani dall’assessorato, il trucco sembrò riuscito. Ma la procura non ha abboccato e sta per rivedere ruoli e responsabilità di ogni personaggio che ha partecipato al massacro della musicista. Chissà come ci resterà male il direttore del giornale che, per fiancheggiare il Balilla, lanciò la bufala coi toni dell’Apocalisse. “Trema la Palermo bene”: così ebbe a scrivere.