Non solo Meloni. L’Italia regno dello statalismo

Marcello Pera che molto ha sperato in una conversione liberal conservatrice di Matteo Salvini, ora molto spera in una conversione liberal conservatrice di Giorgia Meloni, e come s’era industriato prima così si industria adesso. Confida le sue ambizioni, o i suoi suggerimenti, in un colloquio sul Foglio di stamattina: “Un partito conservatore deve essere aperto al mercato e antistatalista”. Non sono sicurissimo che le speranze siano meglio riposte in Meloni di quanto lo fossero in Salvini, e non tanto per un santo pregiudizio sull’approccio a Stato e mercato di un partito di destra, di una destra sin qui in tradizionale esibizione di bicipiti – in fondo è per questo che Pera indica la strada. Non ne sono sicurissimo per aver ascoltato e riletto il discorso sulla visione economica di Giorgia Meloni una settimana fa alla conferenza programmatica milanese di Fratelli d’Italia. Sentite qua: “Negli ultimi decenni le élite globaliste hanno imposto i loro modelli economici pensando di piegare la realtà. Ma la realtà si impone sempre. Pandemia e guerra hanno spazzato via il castello di sabbia delle utopie globaliste. Continua a leggere sull’Huffington Post

Mattia Feltri per l'Huffington Post :

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