“Non prendiamo i 600 euro per le partite iva, se non abbiamo bisogno!” Ma l’esempio di Nunzia De Girolamo, su Instagram, ha causato un vespaio di polemiche. L’ex Ministro, a lungo con Berlusconi, oggi si occupa di televisione e fa parte anche lei del mondo delle partite Iva. “Stiamo vivendo un momento difficilissimo, uno dei più duri per il nostro Paese – ha detto la De Girolamo in video -. Ho letto una riflessione del giornalista Pierluigi Diaco e sono ovviamente d’accordo con lui. Noi siamo fortunati, diciamolo. Ci sono centinaia di migliaia di partite Iva in grosse difficoltà: io ovviamente non prenderò 600 euro e spero che il nostro appello sia raccolto da chi può permetterselo. Un gesto piccolissimo, ma che vuole essere simbolico. Per fare un appello serve anche un piccolo gesto!”. Le 600 euro a cui si riferisce la De Girolamo è la misura del Cura Italia rivolta a lavoratori autonomi e partite Iva a cui – pare – si potrà accedere attraverso un click day. Molti followers di Nunzia, però, non hanno apprezzato la “magnanimità” del gesto, e in tanti le hanno rinfacciato di campare coi soldi del marito ministro (Francesco Boccia). Molti commenti sono stati cancellati, ma poi la De Girolamo ha chiarito una volta per tutti: “Il mio era un appello anti-furbi”.