“O bere o affogare”: è l’urlo di battaglia con il quale Musumeci e i bulli del suo cerchio magico vogliono assestare un ultimo schiaffo ai partiti e al parlamento. Il ritardo con il quale hanno presentato la Finanziaria all’Assemblea regionale non è frutto del caso né di una tenace pigrizia. Loro sapevano che il 30 aprile sarebbe scaduto l’esercizio provvisorio e che entro quella data avrebbero dovuto approvare il Bilancio di previsione per il 2022. Ma hanno deliberatamente spinto il gioco oltre la decenza. La Finanziaria offerta all’esame del parlamento è un insieme di norme clientelari, finalizzate quasi tutte a tenere in piedi vecchi baracconi e a spartire favori agli amici di sempre. Un dibattito serio avrebbe rivelato i trucchi, i bluff, le imposture. Per giocare al buio e nascondere le scempiaggini si sono inventati l’arma della fretta. “O bere o affogare”