Matteo Salvini potrebbe finire nuovamente nel registro degli indagati per quanto avvenuto sulla ong spagnola Open Arms, costretta per 19 giorni in mare aperto – buona parte trascorsi di fronte a Lampedusa. Solo in seguito al sequestro dell’imbarcazione disposta dal om di Agrigento, Luigi Patronaggio, i migranti hanno potuto toccare terra esausti. Ma come annunciato dallo stesso Salvini sui social, è “in arrivo un’altra indagine contro di me per sequestro per il caso Open Arms. Nessun problema, nessun dubbio, nessuna paura – ha obiettato Salvini -. Difendere i confini e la sicurezza dell’Italia per me è stato, è e sarà sempre un orgoglio”. Il gip di Agrigento, Stefano Zammuto, ha convalidato il sequestro dell’imbarcazione, disposto il 20 agosto dal pm Luigi Patronaggio e dall’aggiunto Salvatore Vella nell’ambito del filone di inchiesta che ipotizza, per il momento a carico di ignoti, il reato di rifiuto di atti di ufficio. Il giudice, al tempo stesso, ha disposto la restituzione della nave alla Ong spagnola. In riferimento al reato ipotizzato da Patronaggio, Zammuto ha evidenziato: “Sussiste il fumus del reato di sequestro di persona da parte dei pubblici ufficiali in corso di identificazione sulla base del fatto che il Tar aveva sospeso il divieto di ingresso in acque territoriali e i migranti sono, quindi, stati trattenuti indebitamente dal 14 agosto”. Secondo il magistrato “è stato omesso il preciso obbligo di individuare un porto sicuro spettante all’Italia in quanto primo porto di approdo in base al trattato di Dublino”.