Palermo riparte da Orlando. Dopo lo scandalo corruzione, che ha portato all’arresto di due consiglieri comunali e di un paio di funzionari, e ha convinto l’assessore designato Emilio Arcuri al passo indietro, è stata presentata ieri la nuova giunta del “professore”. Nuova si fa per dire. Anche Palermo beneficia dei nuovi presupposti di legge e amplia la squadra: così gli assessori passano da otto a undici. I nuovi volti sono Paolo Petralia, ventisette anni, figlio del magistrato Dino, che si occuperà di Sport; e Vincenzo Di Dio, presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Palermo, che rimpiazza proprio Arcuri e si prende la delega più “scomoda”, quella dell’Edilizia privata. La terza new entry, già vista dalle parti di Palazzo delle Aquile, è Sergio Marino, al quale viene subito affidata una delega importante: i rapporti con la Rap, la società che gestisce la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti.

“Sono un ripescato e ne sono grato al sindaco – ha detto Marino – con meno deleghe potrò lavorare meglio e mi potrò concentrare sulla Rap, non si tratta solo di raccogliere la spazzatura ma di avere una prospettiva a dieci anni”. A Orlando rimane la delega al Turismo, mentre il nuovo assessore Di Dio, spiega che “il sindaco mi ha dato fiducia e svolgerò il mio delicato compito insieme con l’ordine che lavorerà al mio fianco”. Il giovane Petralia ha già scelto, invece, il suo modello: “Ho accettato pensando a Mohamed Alì che diceva che chi non si prende le sue responsabilità nella vita non combinerà niente”. Nell’esecutivo due sole donne.

A Orlando, giunto al terzo rimpasto e ancora nel mirino delle opposizioni, spetta il compito di tirare le somme: “Il sindaco risponde sempre di tutto quello che accade in città e risponde alla propria coscienza politica se ha rispettato il proprio programma e la propria visione: io li ho talmente rispettati che ho fatto sbattere la faccia al muro a chi cercava di speculare sugli interessi di questa città. Hanno sbattuto la faccia al muro e adesso dovranno spiegare ai magistrati se sono anche criminali”.

ASSESSORI E DELEGHE

Fabio Giambrone: vice sindaco, Personale, Polizia municipale, Coime, Decoro urbano e Servizi demografici

Giusto Catania: Urbanistica, Mobilità, Ambiente, Rapporti Amat

Roberto D’Agostino: Bilancio, Tributi, Patrimonio, Cimiteri e Beni confiscati

Adham Darawsha: Cultura, Spazi museali, Toponomastica, Partecipazione democratica, Consulte

Vincenzo Di Dio: Edilizia privata, Centro storico

Giovanna Marano: Scuola, Lavoro, Parità di genere, Decentramento, Circoscrizioni, Partecipazione istituzionale

Sergio Marino: Ville e giardini, Verde, Rapporti con rap e Reset

Giuseppe Mattina: Attività sociali, Edilizia residenziale pubblica, Rapporti con Iacp

Paolo Camassa Petralia: Sport, Politiche giovanili, Innovazione, Rapporti con Sispi, Relazioni internazionali all’interno dei progetti strategici di competenza del sindaco