E’ durata poco la luna di miele fra Silvio Baldini e la nuova proprietà del Palermo. L’allenatore che ha riportato in B i rosanero, infatti, si è dimesso mercoledì pomeriggio al termine di una riunione con l’a.d. Giovanni Gardini (fra i principali esponenti di City Group, la cordata che rilevato il club alcune settimane fa) e il presidente Dario Mirri. Anche il direttore sportivo Renzo Castagnini ha rinunciato all’incarico. Il club, con una nota emessa in serata, “comunica di aver accettato, a malincuore, le inaspettate dimissioni del Direttore Sportivo Renzo Castagnini e dell’Allenatore Silvio Baldini. Il Club desidera ringraziare Castagnini e Baldini per il lavoro svolto e augurare loro ogni bene per il futuro. Il Club è già al lavoro per implementare una nuova struttura tecnica che possa preparare la squadra all’inizio del campionato di Serie B. Un ulteriore annuncio arriverà nei prossimi giorni”.

In una conferenza stampa Baldini ha spiegato i motivi del gesto: “Sento di non essere parte del progetto della società, per questo mi dimetto. Le condizioni attuali non permettono di poter portare la squadra in Serie A. Ringrazio tutti per l’impegno profuso e per le emozioni che ho vissuto. L’anno scorso abbiamo vinto il campionato non perché eravamo i più forti ma avevamo il gruppo più forte. Ci siamo meritati la promozione con i risultati. Il gruppo ora non c’è più. Non posso aspettare di giocare cinque/sei partite, fare brutta figura ed essere cacciato”. “Credo che questa sia la soluzione migliore per il Palermo. Il gruppo non c’è più per una serie di motivi: alcuni giocatori pensavano di prendere un ingaggio migliore, altri che hanno aspettato giorni a casa prima di rinnovare, una serie di collaboratori non sono felici. Tutte queste cose hanno rotto il gruppo, prima non si faceva così. Io però non voglio accusare il Palermo, è cambiata la proprietà e il modo di lavorare. Io già dieci giorni fa mi volevo dimettere”.

Al suo posto, per l’esordio stagionale contro la Reggiana (in Coppa Italia), siederà in panchina Stefano Di Benedetto, attuale tecnico della Primavera. E’ aperta, invece, la caccia al sostituto: si fanno i nomi di alcuni ex tra cui quello di Eugenio Corini, che al momento pare il più quotato.