Palermo, l’infelicissima Palermo, sprofonda. Che affogasse nella monnezza lo sapevamo già. Che affogasse nel delirio di un traffico impossibile si sapeva pure. Ma la sorpresa oggi è che sprofondano anche i conti del Comune, amministrati in maniera disastrosa da un Leoluca Orlando che, fin dalla sua elezione, ha solo dimostrato che il sindaco non lo sa fare. Sa fare in cambio tante altre cose: viaggiare per il vasto mondo, inaugurare mostre, tagliare nastri, finanziare Manifesta, presenziare alla prima del Biondo, salire sul palco del Massimo, pregare con i musulmani, indossare una maglietta rossa per Santa Rosalia, scendere in piazza per i migranti, segnalare il fascismo che avanza. Gli intellettuali – quelli che piacciono alla gente che piace – lo adorano. E allegramente tacciono. Mentre la città precipita ogni giorno verso il fondo senza mai toccare il fondo.