A Gianluigi Paragone, senatore del Movimento 5 Stelle e anima rock, è bastato prendere in prestito una canzone di Vasco Rossi – per motivare il suo ‘no’ al quesito proposto oggi dai grillini sulla piattaforma Rousseau – per sollevare un vespaio. L’esponente grillino, sin dal primo momento contrario a un’alleanza di governo col Partito Democratico, ieri è apparso in video, su Facebook, e ha utilizzato il brano “C’è chi dice no” per aprire e chiudere il suo breve intervento: “C’è chi dice No! Io non mi muovo! C’è chi dice No!” ha scritto l’ex giornalista a corredo del filmato. Paragone ha poi letto un estratto del libro del giornalista Federico Rampini, “uomo di sinistra”, per motivare la sua decisione. “La sinistra si è allontanata dal popolo, è elite. E’ diventato il partito dello spread – ha detto Paragone, citando il giornalista di Repubblica – Io non ci sto a questo partito ipocrita, e dico no”. E poi il nuovo ritornello con Vasco sullo sfondo: “E su Rousseau voterò no” ha detto ancora Paragone, che al suo post ha ottenuto fin qui quasi 13 mila like e oltre 7 mila condivisioni. Non quella di Vasco Rossi.