Il Balilla ha trovato rifugio alla Camera dei Deputati. Nella malaugurata ipotesi che lo sporco affare di Cannes dovesse avere conseguenze penali – le carte sono già nelle mani della Procura di Palermo – potrà sempre tentare, con l’immunità parlamentare, di allungare il brodo dell’inchiesta. Ma il noto Balilla non ha fatto tutto da solo. E’ stato ispirato e fiancheggiato da un suo fraternissimo amico: quel Nicola Tarantino che, malgré tout, continua a dominare la commissione incaricata di spartire tanti milioni tra i produttori di cinema che scelgono la Sicilia come sfondo per i film. Visto che non si dimette serve qualcuno che, per decenza istituzionale, lo accompagni alla porta. E poi c’è Renato Schifani, il donabbondio della politica, che senza rossore tiene all’interno della giunta gli assessori imposti, con la spocchia di un gerarca, dall’onestissimo Balilla.