Quando si parlerà in futuro della tragedia di Cutro, sarà inevitabile ricordare come sono state gestite le conseguenze del disastro. E qui non ci riferiamo alle “gaffe” in Parlamento, alle incertezze del governo, a quel senso generale di inadeguatezza che si respirava nei palazzi romani. E nemmeno si vuole riaprire la polemica sulle responsabilità: che ci sono, con ogni probabilità, se non altro sotto forma di approssimazione e sottovalutazione del caso. Senza contare il ruolo della fatalità e l’intreccio delle circostanze avverse che spesso innescano l’apocalisse. Di tutto questo si è scritto. Continua su Huffington Post