Ormai lo ammettono tutti, basta leggere i giornali di oggi: il governo regionale ha preferito al dialogo la prova di forza ed è finito nel pantano. Un pantano tragico per la Sicilia: senza l’approvazione del bilancio, la Regione si ferma di colpo. E sono guai per tutti, per figli e figliastri. A questo punto però sorge spontanea una domanda: chi ha spinto Musumeci a impugnare il guanto della sfida e a sfracellarsi sui costoni acuminati di Palazzo dei Normanni? La risposta è sotto gli occhi di tutti. L’artefice del disastro è stato il bullo: quell’avventuriero della politica del quale Musumeci avrebbe dovuto disfarsi fin dall’inizio. E che il Governatore ha usato invece come arma impropria per tenere sotto scacco Gianfranco Miccichè, suo sgradito alleato. Ma nei palazzi del potere non sempre il doppio gioco funziona. Chi di bullo ferisce…