Nei giorni in cui a Roma si decide sulle modifiche al Reddito di cittadinanza (in manovra dovrebbe finire una stretta sui controlli e la decadenza del beneficio dopo aver rifiutato due offerte di lavoro “congrue), in Sicilia va in scena la saga dei furbetti.

Finanzieri del Comando Provinciale di Messina hanno infatti sequestrato 817 mila euro a 110 cittadini stranieri che avrebbero percepito il sussidio senza averne diritto. Il provvedimento, emesso dal gip, su proposta della Procura della Repubblica, nasce dalle indagini delle Fiamme Gialle che hanno esaminato una platea di oltre 2000 stranieri che avevano richiesto e percepito il beneficio: in maggioranza cittadini rumeni, nigeriani, marocchini, srilankesi, ma anche persone che provenivano dall’America latina e dai paesi arabi. Il Reddito è riconosciuto ai nuclei familiari che, al momento della presentazione della domanda e per tutta la durata dell’erogazione del beneficio, siano in possesso dei requisiti di cittadinanza, residenza e soggiorno e reddito previsti dalla legge. Incrociando le informazioni segnalate dai beneficiari con quelle emerse dalle banche dati della Finanza, sono emerse delle discrasie in relazione al possesso dei requisiti, in particolare quelli relativi alla residenza.

Il richiedente, alla presentazione della domanda, deve vivere in Italia da almeno 10 anni, di cui gli ultimi due in modo continuativo. Dalle indagini è emerso che 110 stranieri presentando la domanda avevano mentito. Alcuni, tra il 2019 ed il 2021, avrebbero percepito somme superiori a 29 mila euro. L’attività è stata preceduta dalla collaborazione con l’INPS di Messina, che ha messo a disposizione del Reparto tutti gli elementi necessari ad effettuare gli approfondimenti.

Ma non è tutto. Perché, sei dei tredici fermati nell’imponente operazione contro il contrabbando di sigarette sulla rotta Tunisia-Sicilia, rivelata ieri dalla Guardia di Finanza, risultavano percepire direttamente o tramite il proprio nucleo familiare il reddito di cittadinanza. Il beneficio verrà immediatamente sospeso. Nell’operazione sono state sequestrate 23 tonnellate di sigarette per un valore sul mercato di 3,5 milioni di euro. Anche a Vittoria, infine, sono stati denunciati dai carabinieri due pregiudicati già ai domiciliari e tre familiari di condannati per rapina e spaccio di droga. Tutti percepivano il reddito. La platea dei percettori, in Sicilia, supera le 700 mila persone. Ma anche quella dei truffatori seriali non scherza: criminali, boss (come Gaetano Scotto) e pregiudicati di mafia incassano. Finché qualcuno, casualmente, se ne accorge.