Cateno De Luca è un cialtrone, uno sbruffone e anche un fanfarone. E’ un guitto che gira in mutande, che parla e straparla, che denuncia magagne e ruberie, che urla da cafone nelle piazze e da cafone litiga con il sindaco di Furci e anche con il giornalista perfettissimo che, manco a dirlo, fa bene il suo mestiere e scrive sempre la verità. Cateno è rissoso, borioso, impetuoso, mai cerimonioso. Attacca brighe con i santi e anche con i reverendissimi imbroglioni della Regione. Alza i coperchi delle pentole, sventra i salotti della politica, provoca tormenti e terremoti. E in questo vortice, va da sé, diventa impresentabile, inaffidabile, inqualificabile. Che ne sarà di lui? Abbiate un’altra settimana di pazienza, per favore. Lunedì 26 settembre sapremo se sul partito parallelo del centrodestra ha detto una bugia o la verità; se è stato un profeta o un farfallone.
Giuseppe Sottile
in Operette immorali
Profeta o farfallone? Lo scopriremo lunedì
Cateno De Luca
-
Articoli Correlati
-
Tra Lupo e la Chinnici
un conto da regolareNell’estate del 2022 Giuseppe Lupo voleva tornare all’Assemblea regionale dove, per cinque anni, aveva ricoperto…
-
Beate le anime belle
dalle prediche zoppeBeate le anime belle che si strappano le vesti davanti alle violenze e alle pacchianate…
-
Quel doppio regalo
di Tajani alla ChinniciIl presidente della Regione, Renato Schifani – fervente berlusconiano, va da sé – si è…