“Speriamo nel sostegno del G7 e di Trump”, dicevano fonti europee la scorsa settimana mentre Ursula von der Leyen e Kaja Kallas presentavano il nuovo pacchetto di sanzioni per Vladimir Putin, obiettivo: colpire le esportazioni di gas e petrolio dalla Russia. Il G7 in Canada si è concluso, decapitato da Trump che se n’è andato via a summit ancora in corso, pur avendo firmato la dichiarazione congiunta che però non nomina l’Ucraina. Non solo la presidente della Commissione non ottiene l’agognato ok trumpiano alle nuove misure punitive contro Mosca, pur avendo ottenuto il tanto atteso bilaterale con il presidente Usa. Ma al termine della trasferta canadese l’Ue è più nuda che mai, nel sostegno a Kiev quale spia per tutto il resto, nuda nell’azione politica e geopolitica globale in generale. È duro il bagno di realtà per i leader europei al rientro a casa. Continua su Huffington Post
